
Allattare al seno è un’esperienza molto intensa sia per la mamma che per il bambino, non è semplicemente un gesto meccanico che la madre compie per permettere al proprio figlio di sopravvivere ed essere alimentato.
Continua a leggereAllattare al seno è un’esperienza molto intensa sia per la mamma che per il bambino, non è semplicemente un gesto meccanico che la madre compie per permettere al proprio figlio di sopravvivere ed essere alimentato.
Continua a leggereLa nostra società non accetta il pianto, soprattutto negli adulti. Esso viene considerato come un segnale di debolezza; qualcosa da dover preferibilmente impedire e prevenire, anche nei bambini.
Ma il pianto è il mezzo di comunicazione privilegiato dei neonati ed è un comportamento di adattamento psicologico il cui scopo è scatenare una reazione di allarme nei neogenitori. I neonati possono comunicare quasi solo attraverso il pianto.
Continua a leggereIl parto è un processo di trasformazione. La donna deve essere protagonista attiva del proprio parto, deve poter scegliere e mantenere la sua autonomia durante tutto il processo, a partire dalla gravidanza.
È il bambino ad innescare il processo del parto. È lui a decidere quando è pronto per nascere.
Continua a leggereSpesso i nostri bebè ci ricordano che non amano stare distanti dalla mamma, e che amano essere maneggiati e coccolati. A parte tenerli in braccio, quali sono i modi in cui possiamo soddisfare questi bisogni? Vediamo alcuni mezzi “pratici” per soddisfare il bisogno di contatto dei nostri piccoli, che possono avere anche altri lati positivi. Le fasce portabebè e il massaggio infantile.
Continua a leggereIl baby blues non è un vero e proprio disturbo, ma una condizione quasi fisiologica e molto frequente, che può interessare fino all’80% delle mamme. Comporta umore labile, con facile tendenza al pianto, tristezza, ansia, irritabilità, difficoltà di memoria e concentrazione.
Nei confronti del bambino possono verificarsi scarso coinvolgimento, eccessiva preoccupazione per il suo benessere o sensazioni di incapacità ad accudirlo in modo adeguato. Di solito il baby blues ha un picco tra il 3° e 4° giorno dopo il parto, e può durare da poche ore fino a qualche giorno.
Continua a leggereVediamo insieme “cosa sa fare” il neonato, tenendo conto del fatto che molte delle sue capacità sono un continuum con le competenze acquisite durante la gravidanza. Solitamente si dice che i neonati non sanno fare altro che piangere e mangiare, ma la realtà non è solo questa!
Continua a leggereChi non ha mai sentito parlare di coliche? Quando si parla di neonati, questa parola è spesso usata e anche abusata, quasi come se “neonato” e “coliche” fossero due fenomeni interdipendenti. Non esiste neonato senza coliche e non esistono coliche senza neonato…
Continua a leggereNegli scorsi articoli abbiamo visto cosa succede quando arriva un nuovo bimbo in famiglia, e come affrontare la novità sia in gravidanza che dopo la nascita vera e propria, col primogenito. Ci sono dei lati meno positivi da dover accettare per il fratello maggiore, ma il bilancio col fatto di avere un fratello con cui condividere l’infanzia è assolutamente a favore della fratellanza.
Continua a leggereOggi parliamo di gelosia e regressione nel primogenito quando arriva un fratellino.
Ma da dove viene questa normale gelosia che tutti i bimbi provano quando arriva un nuovo membro in famiglia?
Non dipende in realtà dal fatto di sentirsi spodestato, come molti pensano, ma dal bisogno di sapere che la mamma e il papà gli vogliono ancora bene come prima. Questa è la vera paura del piccolo: perdere l’affetto di mamma e papà.
Continua a leggereNell’articolo Quando arriva un fratellino abbiamo visto come gestire il periodo della gravidanza e della permanenza in ospedale quando sta per arrivare un nuovo bimbo in famiglia, per far sì che il fratello maggiore non si senta escluso da questo bellissimo cambiamento.
Adesso proviamo a pensare a cosa succede quando la mamma e il bebè tornano a casa per iniziare la vita familiare tutti insieme.
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