Le paure dei bambini

I nostri bambini, crescendo, affrontano diverse fasi e in ogni fase ci sono anche delle paure “tipiche”. Cercheremo di affrontare in modo approfondito questo argomento nei prossimi articoli, sperando che possa essere di aiuto ai genitori nel sostenere il proprio piccolo nel suo percorso di crescita!

Cos’è la paura?

In alcuni casi la paura è una reazione utile, che protegge dai pericoli. Noi stessi le comunichiamo ai nostri figli per evitare loro esperienze negative e dolorose. Avere paura porta anche vantaggi: un certo livello di ansia è necessario in diverse situazioni: attraversare la strada, fare un esame…

Definizione della parola “paura”

Paura: stato emotivo di apprensione e repulsione in prossimità di un pericolo vero o presunto. Lo stato emotivo è reale. Problema: se l’emozione è reale, come insegno a mio figlio a distinguere tra pericoli veri e immaginari?

Caratteristiche della paura

  1. la paura è un’esperienza soggettiva: es. il suono forte dell’aspirapolvere fa paura a molti bambini, anche se oggettivamente non è pericoloso.
  2. La paura è un fatto tangibile, misurabile, che provoca reazioni fisiologiche: battito del cuore accelerato, sudorazione, pupille dilatate…
  3. porta a evitare o fuggire
  4. in alcuni casi è innata e istintiva
  5. fa parte della crescita: ci sono paure normali legate alle diverse età
  6. è contagiosa

Come nasce la paura?

Ci sono diverse teorie che insieme danno un quadro più preciso di questo meccanismo.

Teoria psicoanalitica: il trauma della nascita

La paura è una condizione comune a tutti e insorge alla nascita. Nascendo, ogni bambino sperimenta la paura, e ne manifesta tutti i sintomi. È dibattuto tra due emozioni contrastanti: timore di morire uscendo dall’utero (agorafobia) e desiderio di liberarsi dalla prigione in cui rischia di soffocare (claustrofobia). Il dramma che si sperimenta alla nascita lascia per tutta la vita un’impronta indelebile

Teoria comportamentale: il dramma della separazione

L’ansia è il risultato di esperienze negative sperimentate nel corso della vita, sia in età infantile che in età adulta (accumularsi di esperienze negative)

Teoria sociologica: il dramma del cambiamento

Secondo alcuni sociologi, la paura è dovuta anche alle profonde modificazioni delle condizioni di vita avvenute negli ultimi decenni (telegiornali che ci fanno vedere ogni giorno tragedie, vita frenetica, spostamenti frequenti in auto, …)

Ipotesi biologica: tutta colpa di una molecola

La paura ha anche un’origine fisico-biologica. È stata isolata una molecola, presente nel corpo umano, capace di scatenare la paura. Ma quale meccanismo induce alcune persone a produrre dosi eccessive di questa molecola? I loro pensieri? Le loro azioni?

Probabilmente tutti questi fattori contribuiscono a spiegare la presenza, in ognuno di noi, della paura.

Le paure dei bambini, età per età

Esistono delle paure “tipiche” dei bambini, che si manifestano nella maggior parte dei casi in una certa età, anche se ovviamente esiste una certa variabilità dovuta alle caratteristiche individuali e all’ambiente culturale, perché corrispondono ad un certo stadio di evoluzione psichica del bambino. Vediamole insieme.

Le paure del primo anno di vita

Il bambino è spaventato da rumori, movimenti, luci improvvisi e forti. Dopo il sesto mese, il b. inizia a distinguere le figure famliari da quelle estranee, e quindi inizia a temere tutto ciò che non conosce o che non ricorda: persone, oggetti, situazioni, luoghi non abituali. La paura dell’abbandono si manifesta quando la persona che si occupa del bambino si allontana.

Le paure da 1 a 2 anni

Il bambino inizia a parlare e ad essere più consapevole del mondo che lo circonda. Questa consapevolezza genera paura. Paura del vuoto o che la mamma lasci la manina mentre lui muove i primi passi; paura dell’acqua del bagnetto che sparisce nello scarico, paura delle ferite fisiche, del wc che possa risucchiare anche lui… Sono paure di annichilazione (annientamento): il lato positivo consiste nel fatto che il b. dimostra così di stare prendendo coscienza di sé, del suo corpo, dei luoghi dove vive e dei pericoli in esso contenuti.

Le paure da 2 a 4 anni

Il bambino non distingue ancora tra fantasia e realtà. Ha paura di cose che esistono solo nella sua mente: mostri, buio, immagini spaventose della tv… Ha paura del rumore dell’aspirapolvere, dei tuoni, degli animali, di farsi male, dei medici, e della separazione dai genitori.

Le paure da 4 a 6 anni

Paura dei piccoli animali, accompagnata da ribrezzo e repulsione, e degli animali grossi che possono inseguire e aggredire. Paura dei fenomeni naturali, e anche di mostri immaginari.

Le paure da 6 a 8 anni

Diminuisce la paura dei fenomeni naturali, ma aumenta la paura dei danni fisici. Crescendo, le paure diventano “giustificate”: paura di volare, del dentista, dei ladri, e spesso queste paure permangono in età adulta. Può comparire la paura della morte in seguito ad esperienze personali, come la morte di un animale domestico. A questa età, la morte acquista un significato definitivo e il bambino si sente molto vulnerabile. La paura della scuola può manifestarsi come malessere e rifiuto della separazione dai genitori, ma solitamente si risolve spontaneamente nel corso della mattinata.

Le paure da 8 a 12 anni
Paure connesse a situazioni quotidiane: incidenti, malattie, conflitti con i genitori, insuccesso scolastico.

Le paure dopo i 12 anni
La paura diventa sociale: affrontare un esame, parlare davanti ad altre persone, essere presi in giro o rifiutati. Ansie sociali legate all’insicurezza e alla timidezza.


Foto di ThuyHaBich da Pixabay
2 commenti
  1. Claudia
    Claudia dice:

    Anche mia figlia aveva sempre paura del aspirapolvere comunque il nostro piccolo figlio non ha paura. Ho comprato un aspirapolvere giocattolo sia per il ns figlio ma anche per la piccola cosí puó vedere che l’aspirapolvere non fa male e non ha piú paura.

    Rispondi

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